Goku Super Saiyan 4: la trasformazione più selvaggia di Dragon Ball

Super Saiyan 4 ritorna con prepotenza in Dragon Ball Daima: l’episodio 18, intitolato “Awakening”, mostra un Mini Goku che risveglia una forma primigenia e sorprende alleati e spettatori. La minaccia del Re Supremo dei Demoni Gomah si infittisce grazie al Tertian Oculus, mettendo in crisi ogni strategia. Spoiler: l’episodio è ora disponibile in streaming su Crunchyroll e ridefinisce il significato della parola «selvaggio» nella saga.
Goku Super Saiyan 4: il ritorno canonico in Dragon Ball Daima
Nell’episodio 18, Mini Goku ottiene la coda e la pelliccia rossa grazie all’intervento di Neva, tornando a una forma che molti conoscevano solo da GT. Questa incarnazione canonica, disegnata da Akira Toriyama per Daima, mantiene il fascino primordiale del Great Ape fuso con la ragione umana. Il risultato è una presenza scenica che rialza immediatamente le poste in gioco.
Come funziona la trasformazione: radici e novità rispetto a GT
Tradizionalmente, Super Saiyan 4 nasce dal controllo del Golden Great Ape, ma in Daima la transizione è meno vincolata: si attiva dall’interno, senza invecchiamento forzato. Questo spiega perché la forma è qui raggiungibile anche in versioni «mini» senza perdere potenza. È una reinterpretazione che unisce il vigore bestiale alla strategia umana; un connubio che crea spettacolo e tensione!
Episodio 18: sinergie inaspettate e il biscotto magico di Majin Duu
La squadra prova attacchi combinati: Majin Duu, ispirato dal gigantesco biscotto al cioccolato evocato da Majin Kuu, regala un boost spettacolare prima che l’effetto svanisca. Gomah, potenziato dal Tertian Oculus, risponde con un raggio devastante che mette temporaneamente fuori gioco i combattenti. Nel mezzo di questo caos, la dottoressa Arinsu e Glorio preparano la mossa che potrebbe raddrizzare la bilancia: evocare Porunga del Regno dei Demoni.
Impatto narrativo e commerciale: cosa cambia nel 2025
La canonizzazione del Super Saiyan 4 in Daima nel 2025 ha scosso il fandom e l’industria dei collezionabili. Aziende come Bandai, Banpresto, Toei Animation, Funko, Tamashii Nations, Cospa, Good Smile Company, Medicom Toy, Dynit e Yamato Video hanno già iniziato a ripensare merchandising e licensing. Il ritorno della forma motiva nuove statue, figure e skin videoludiche: la domanda rischia di superare l’offerta, proprio come in una battaglia all’ultimo colpo!
Perché la versione ‘Mini’ è narrativa-mente rilevante
L’uso di un Goku ridotto ma potentissimo serve a inquietare: la scala diventa un paradosso drammatico e mette in risalto la brutalità di Gomah. La trasformazione non risolve tutto; al contrario, espone limiti e apre nuove traiettorie, lasciando la risoluzione nelle mani dei desideri che verranno espressi. È un escamotage narrativo che rilancia la saga verso il gran finale.
In aula si potrebbe spiegare questa scelta come un esercizio di contrappunto: una figura minuta che catalizza tutta la mitologia saiyan, mentre la trama si sposta dal corpo alla volontà. Questo è il cuore pulsante della nuova svolta di Daima.
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